FROSINONE - Lui, la mela marcia della politica, non ci sta. Ed ora che le indagini sull’utilizzo improprio dei contributi destinati ai consiglieri riguardano sedici delle venti regioni italiane, passa al contrattacco.
Vedete: la storia mi sta dando ragione - commenta sarcastico Franco Fiorito - su di me le hanno dette di tutti i colori e ora, invece, ci si resi conto che tutto il sistema era, ed , marcio. Non solo nel Lazio. L’ho sempre detto e lo ripeto: non sono mai stato un caso isolato. Solo che nessuno voleva rendersene conto, al Sud come al Nord. Ed ora le notizie che vengono dalla Lombardia cos come dalla Sicilia, non mi stupiscono. Voglio solo vedere in quanti pagheranno. Io stesso ho denunciato le folli spese che i miei ex colleghi, consiglieri regionali, sciupavano per feste, cene, ostriche e champagne. Ma non ho saputo pi nulla.
Franco Fiorito, ex capogruppo del Pdl in Regione Lazio, condannato per peculato a 3 anni e 4 mesi (pena patteggiata) un fiume in piena. Io non ho rubato nulla - aggiunge - la legge mi consentiva di fare quello che ho fatto ed oggi mi ritrovo senza pi soldi: i miei conti correnti sono stati bloccati, le miei auto e i beni immobili sequestrati. Mi stato tolto tutto: persino il vitalizio regionale mi stato cancellato con una legge fatta apposta per me. Se non fosse per la mia famiglia vivrei sotto un ponte. Loro, invece....
Loro chi?
Quelli che gli sprechi li hanno fatti, eccome. Ripeto: oltre un anno fa presentai in un esposto alla Procura di Roma indicando nomi, cognomi, funzioni e allegai persino copia delle fatture delle folli spese che avevano fatto con i soldi della Regione. Ebbene, da allora non ho saputo pi nulla.
Nemmeno in via informale?
No. Assolutamente nulla. Non sono stato chiamato nemmeno per un chiarimento, magari sulle fatture che aveva allegato. Insomma chi gli sprechi li ha fatti e continua a farlo si sa. Peccato che alla fine ho pagato solo io.
Sui suoi conti correnti, per, finito pi di un milione...
I soldi? Certo, li ricevevo, vero, ma non ho mai fatto spese pazze. Forse ho sbagliato, ma solo perch non ho controllato il flusso di denaro che arrivava dalla Regione. Quello che ho fatto, l'ho fatto perch una legge me lo consentiva.
Perch, allora, ha pagato solo lei?
Perch l’inchiesta che mi ha coinvolto nata per le pressioni dei miei avversari politici. Capisco l'indignazione dei cittadini, forse sarei indignato anche io, ma solo io sono andato in carcere.
C’ un errore che non rifarebbe?
Non frequentare pi le persone che ho frequentato.
Molti suoi ex amici, oggi, si stanno ricollocando, alcuni nella nuova Forza Italia...
Lasciamo stare, uno spettacolo deprimente. Toccare questo argomento mi mette solo tanta tristezza.
E oggi come trascorre le giornate?
Scrivendo. Tra un paio di settimane uscir il libro che ho iniziato mentre ero in carcere e in cui ricostruisco i meccanismi di un sistema perverso e degenerato. Inoltre sto lavorando sul processo d’appello. Sono oltre 10 mila pagine.
Ora si ritirato nella sua Anagni: e gli amici?
Sono rimasti quelli veri. E sono tanti. Pensi che oggi, dopo una mia intervista all’Arena di Massimo Giletti, su Rai Uno, mi sono arrivati oltre 400 messaggi di solidariet. Ho dovuto spegnere il telefono.
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